FRI-Tur è l’incentivo che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale
Gli incentivi possono essere richiesti per interventi di:
- riqualificazione energetica
 - riqualificazione antisismica
 - eliminazione delle barriere architettoniche
 - manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri
 - realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali)
 - digitalizzazione
 - acquisto o rinnovo di arredi
 - spese per prestazioni professionali
 
Per maggiori dettagli, fare riferimento al documento “Elenco Spese ammissibili” nella sezione normativa del sito https://www.ministeroturismo.gov.it/wpcontent/uploads/2023/01/Spese_ammissibili_Art_3_30_01_2023.pdF
L’investimento deve essere riferito ad una o più unità dell’impresa richiedente situate sul territorio nazionale e deve prevedere spese ammissibili, al netto dell’IVA, comprese tra 500.000 euro e 10 milioni di euro. I progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025
Le agevolazioni sono rivolte a:
- alberghi
 - agriturismi
 - strutture ricettive all’aria aperta
 - imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale
 - stabilimenti balneari
 - complessi termali
 - porti turistici
 - parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici
 
Ecco i requisiti che le imprese devono possedere al momento della presentazione della domanda:
- gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi o essere proprietari degli immobili presso cui è esercitata l’attività che è oggetto dell’intervento
 - essere regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese
 - essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione anche volontaria o di fallimento
 - avere una stabile organizzazione di impresa sul territorio nazionale
 - essere in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi
 - essere in regime di contabilità ordinaria
 - essere in possesso di una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento rilasciata da quest’ultima
 - adottare un apposito regime di contabilità separata laddove operanti nel settore agricolo o della pesca
 
Sono previste due forme di incentivo:
- contributo diretto alla spesa: concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione previsti dal PNRR. Percentuale massima: 35% dei costi e delle spese ammissibili.
 - finanziamento agevolato: concesso da Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento
 
Al finanziamento agevolato deve essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti.
La somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile. L’impresa richiedente dovrà assicurare la copertura integrale del programma di investimento, inclusi i costi necessari ma non ammissibili e l’IVA complessiva, apportando ulteriori risorse finanziarie non agevolate.

La domanda può essere presentata dalle ore 12:00 del 1° luglio 2024 alle ore 12:00 del 31 luglio 2024.
